Crioterapia
E’ una terapia strumentale che permette il raffreddamento della pelle e della parte trattata con meno rischi di ustione (sistemi convenzionali), con un dosaggio di freddo costante durante l’intero tempo del trattamento. Con la diminuzione della temperatura cutanea e dei tessuti sottostanti cosi indotta, si ottiene attraverso un potente effetto analgesico ed antinfiammatorio un’anestesia temporanea della parte sottoposta al trattamento, muscolo, tendine o articolazione.
La crioterapia trova le sue elettive applicazioni nella patologia dell’apparato muscolo-tendineo soprattutto nei traumi diretti o indiretti determinatesi durante la pratica dell’attività sportiva. In fase acuta l’ipotermia viene impiegata in virtù delle sue proprietà antimetaboliche, algosedative ed antispastiche. Nelle riacutizzazioni di quadri flogistici cronici articolari, muscolari e tendinei, essa ottiene buoni risultati per l’azione antinfiammatoria e per gli effetti anestetico e miorilassanti.
Elettrostimolazione denervato
Un muscolo denervato viene stimolato allo scopo di rallentare i fenomeni degenerativi, cioè la trasformazione irreversibile della parte contrattile (fibra muscolare) in tessuto fibroso, cercando di mantenere attivi, seppur ridotti, i processi metabolici connessi con la contrazione.
L’elettrostimolazione deve essere eseguita quotidianamente per tutto il tempo
necessario alla rigenerazione del nervo. L’elettroterapia deve produrre contrazioni muscolari vigorose, ma non deve affaticare il muscolo.
Elettrostimolazione muscolare
L’elettrostimolazione è una tecnica che si basa sull’eccitazione delle cellule nervose, quindi delle fibre muscolari, attraverso gli impulsi elettrici; tali impulsi, propagati attraverso degli elettrodi applicati sulla zona che intendiamo allenare e collegati ad una macchina, l’elettrostimolatore, servono appunto a stimolare la contrazione muscolare, permettendo così di acquisire maggior tono muscolare, più forza e potenza.
Gli elettrostimolatori muscolari, però, agiscono solo su un paio di muscoli alla volta per cui questa tecnica non è un sostituto ad un valido allenamento ma un’ottima integrazione ad esso., parlando di un soggetto sano.
Diverso invece è il discorso se si parla di riabilitazione.
Infatti la tecnica è molto efficace per riabilitare un infortunio evitando l’immobilità in attesa del recupero, aiutando in questo modo il muscolo a non perdere tonicità ed elasticità.
L’elettrostimolazione trova ampio campo applicativo anche in ambito estetico per favorire il rassodamento di alcune zone difficili da allenare.
L’elettrostimolazione muscolare include anche le tecniche di stimolazione transcutanea o TENS. Consiste nell’applicazione sulla cute di lievi impulsi elettrici , che attivano fibre nervose di grosso diametro riducendo la percezione del dolore. In pratica queste afferenze vano ad inibire quei neuroni deputati alla trasmissione delle informazioni dolorose.
Basse frequenze di corrente elettrica sono utilizzate anche per stimolare l’organismo a rilasciare neuropeptidi e mediatori chimici come endorfine, oppiacei, che influenzano il modo in cui lo stimolo doloroso viene percepito e trasmesso. Per questo è, da tempo, usata in fisioterapia come coadiuvante in molte patologie associate a dolori acuti e cronici come artriti, artrosi, lesioni tendinee, fratture e traumi fisici ecc.
Idroelettroforesi (fans/ac. Ialuronico)
Nuova tecnologia per la veicolazione trans dermica, che permette l’assorbimento in profondità all’interno dei tessuti di farmaci diluiti in soluzione acquosa, senza l’ausilio di aghi. Indicata per situazioni come artrosi (alla spalla, al ginocchio, caviglia piede e polso) e condropatie con l’utilizzo di acido ialuronico e antinfiammatori. Viene utilizzata anche per ematomi localizzati e riduzione di calcificazioni e fibrosi con utilizzo di EDTA.
Laserterapia 780/980 nm
Questa apparecchiatura consente l’utilizzo simultaneo di due sorgenti laser differenti, che si collocano all’interno della cosiddetta “finestra terapeutica“; anche questa tipologia viene inserita nella categoria dei laser di potenza potendo creare beneficio in diverse situazioni come: cervicalgia, cervicartrosi, cervico-brachialgie, dolore alla ATM e tendiniti al polso e alla dita.
Laserterapia Neodimio Yag
Il laser Neodimio Yag risulta ad oggi la miglior sorgente laser, per un uso terapeutico, in quanto penetra nei tessuti per diversi centimetri. Essendo un laser ad alta potenza, è molto importante conoscere, nel suo utilizzo, la potenza e la dose terapeutica da applicare, che variano a seconda della patologia in atto.
Trova utilizzo nel trattamento di diverse patologie dell’apparato muscolare ed articolare, come
patalogie dolorose su base degenerativa soprattutto del rachide (discopatie), tendinopatie, contusioni e lesioni muscolari, epicondilite gomito, contratture, patologie della cuffia dei rotatori, fascite plantare, trattamento dei triggers points, periartrite anca, caviglia e ginocchio.
Gli effetti terapeutici sono: antinfiammatorio, antalgico, biostimolante.
Laserterapia a scansione 640/905 nm
Laser a bassa media potenza che lavora in “scansione“ trattando superfici anche piuttosto estese, ma richiede tempi di applicazione decisamente più lunghi; trova indicazione in situazioni come ad esempio: artrosi delle mani/dita, edema della caviglia / piede a seguito di traumi distorsivi e/o forme artrosiche, sindrome del tunnel carpale di bassa entità, fase iniziale di versamenti articolari.
Facilita la guarigione delle ferite cutanee e fase iniziale di ematomi superficiali.
Magnetoterapia
La Magnetoterapia viene utilizzata sia in modalità Total Body che in modalità segmentaria, per il trattamento di diverse patologie come: fratture recenti o con scarsa consolidazione (anche in portatori di valva gessata o plastica) traumi e contusioni articolari, condropatie in genere, edema dell’osso ed algodistrofia, osteoporosi senile e artrosi in generale.
Controindicata in portatori di Pace Maker Cardiaco e di valvole cardiache metalliche.
Metodo Bonori
Il Metodo Bonori è un trattamento fisioterapico innovativo ideato dal Dottor Matteo Bonori, Fisioterapista e Osteopata. Utilizza onde d’urto radiali per stimolare i muscoli di tutto il corpo, oltre a punti di agopuntura e trigger points muscolari. Il metodo è stato elaborato per riequilibrare e migliorare la qualità del sistema miofasciale, che è considerato un elemento determinante per mantenere gli equilibri immunitari, endocrini e nervosi dell’organismo, oltre che per l’equilibrio fisico e mentale della persona. Non è un trattamento specifico per una malattia o condizione di salute, ma può apportare benefici per la salute generale di chiunque. Il Metodo Bonori può essere utilizzato per trattare diverse condizioni, come l’artrosi all’anca, la sclerosi multipla, la SLA, il Parkinson, la fibromialgia, l’artrosi al ginocchio e per migliorare le prestazioni sportive. La diffusione del Metodo Bonori in Italia è garantita da una rete di strutture specialistiche che utilizzano diverse terapie fisiche come la Tecar Terapia, le onde d’urto e la laserterapia per trattare patologie muscolo-scheletriche sia nello sport che nella salute.
Onde d’urto
Le onde d’urto utilizzate nel nostro centro, sono quelle in modalità “radiale“, che consentono di trattare calcificazioni della spalla, sperone calcaneare, fascite plantare, epicondilite, epitrocleite (malattia del tennista / golfista).
Tecarterapia
Grazie alla Tecar Terapia oggi è possibile agire sull’organismo in profondità, in maniera non invasiva e attivando i processi naturali auto-riparativi ottenendo risultati veloci e stabili nel tempo. La Tecar Terapia non ha effetti collaterali e può essere associata a terapia manuale o ad altre terapie fisiche, può essere eseguite immediatamente dopo un trauma o in fase acuta di un processo infiammatorio in atto, riducendo di molto i tempi di recupero fisico. Con l’utilizzo della Tecar si ottiene un massaggio più profondo ed efficace permettendo la riduzione del dolore già dalle prime sedute. Viene impiegata con ottimi risultati per il recupero e nelle terapie riabilitative di: distorsioni, lesioni tendinee, contratture, stiramenti e strappi muscolari, lombalgie e sciatalgie, cervicalgie e cervicobrachialgie, capsuliti articolari, esiti di traumi ossei e legamentosi, distrazioni osteoarticolari. Quindi a seconda della patologia da trattare la sua azione può essere rivolta alle fasce muscolari, alle articolazioni, ai legamenti, cartilagini, tendini, stimolando i tessuti, riducendo le contratture, al sistema circolatorio e linfatico. Grazie a queste sue ultime capacità si è dimostrata molto efficace anche nel campo estetico ( inestetismi di corpo, viso e capelli ). Deve essere usata con cautela se applicata in prossimità di artroprotesi o di ostesintesi metalliche.
Terapia infiltrativa
Nella terapia infiltrativa oltre alla corretta scelta del farmaco da usare, fondamentale è la conoscenza approfondita della tecnica di esecuzione. Essa deve prevedere attenzione, ,precisione e rigore, nel rispetto dell’anatomia, dopo una accurata precisazione diagnostica. Se correttamente eseguita, e con le giuste indicazioni, la terapia infiltrativa fornisce risultati ottimi risolvendo rapidamente dei problemi che normalmente richiedono molto tempo e cure con impiego di risorse anche notevoli. Inizialmente solo i cortisonici furono utilizzati nelle infiltrazioni articolari; allo stato attuale vengono impiegati anche altri farmaci come acido ialuronico e farmaci omeopatici per determinate patologie o nei pazienti in cui l’uso dei cortisonici è controindicato.
Ultrasuoni
L’effetto biologico prodotto dagli ultrasuoni si utilizza a scopo terapeutico.
Sono onde sonore con frequenza superiore alla soglia uditiva. La penetrazione delle onde sonore attraverso i tessuti ha un’azione di tipo meccanico (micromassaggio), termico e chimico, con i seguenti effetti terapeutici: analgesico e antinfiammatorio, decontratturante (rilasciamento muscolare), fibronolitico e trofico (riassorbimento di ematomi, eliminazione di tenui calcificazioni, stimolazione della guarigione dei tessuti).
L’ultrasuonoterapia può essere effettuata con una tecnica a contatto (con l’interposizione di un gel tra la testina dell’apparecchio a ultrasuoni e la cute) o in immersione in acqua quando si tratta di superfici irregolari come mani e piedi. L’ultrasuonoterapia è indicata essenzialmente per patologie delle strutture periostali, tendinee e capsulari, contratture muscolari antalgiche, artrosi, Morbo di Dupuytren, ematomi organizzati e tessuti cicatriziali ipertrofici.